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Rendimento scolastico e genitori separati


Domanda: Buongiorno, mi chiamo Paolo.
Sono un genitore separato da poco e padre di un bambino che frequenta la scuola primaria al terzo anno.
Le maestre mi hanno informato di avere notato nel figlio un disagio che si esprime in una regressione del rendimento scolastico in generale.
Il bambino è intelligente.
Vorrei un parere esperto sulla problematica della separazione nei confronti dei figli.

Riposta dell'esperto: La questione oggi più che mai attuale della separazione di coppia, indipendentemente dall'età dell'eventuale prole, rappresenta un problema di ordine più psicologico che pedagogico, ma siccome investe anche la sfera educativa, anche la pedagogia ne viene investita.
Il modello di famiglia contemplato nella mente di un figlio è quello in cui il papa' e la mamma rappresentano i modelli di vita a cui ispirarsi.
Essi sono considerati esclusivamente positivi e indiscutibilmente perfetti, quindi alla cessazione del rapporto di convivenza fra coniugi il figlio risente inevitabilmente di un disagio di natura affettivo-emotivo.
Dal punto di vista pedagogico occorre intervenire con pertinenza rassicurando il figlio sulla sostanziale presenza educativa e spiegare che il cambiamento di condizione tra i genitori è un problema che li riguarda esclusivamente e non ne è causa il figlio.
Questa prima rassicurazione dovrebbe garantire una migliore stabilità emotiva nel figlio e assicurargli quell'equilibrio psico-affettivo che accompagna lo sviluppo di un individuo. Successivamente i genitori dovrebbero cercare la collaborazione delle altre figure educative che circondano il figlio, se in età scolare anche gli insegnanti, per garantire uno stile educativo condiviso e l'apprendimento, che passa attraverso delle relazioni positive.
Il rischio pedagogico maggiormente frequente in questi casi è che il figlio si senta impoverito di protezione, cura e di possibilità di crescita da parte del mondo adulto con conseguente autorizazione a deprivarsi a vari livelli, compreso quello dell'apprendimento-insegnamento. A seconda dell'età della prole, occorre prestare attenzione ai segnali di malessere evidenziati e intervenire con gli opportuni accorgimenti nei diversi aspetti della personalità coinvolti: da quelli cognitivi a quelli affettivi, motivazionali e volitivi dell'individuo.
Come pedagogista suggerisco di affidarsi ad un bravo psicologo dell'età evolutiva.

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