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non è mai serio


Domanda: buongiorno, mi chiamo Graziella e lavoro presso un centro educativo dove abbiamo un ragazzino di 11 anni che non riesce mai a stare serio.
In tutte le situazioni in cui si trova ride, che sia un momento di gioco o un momento serio, che stia facendo i compiti e anche quando viene sgridato.
Quali sono i migliori metodi per fargli capire che non sempre bisogna ridere?!?
Grazie mille
Graziella

Riposta dell'esperto: cara Graziella, la questione che mi poni è molto complessa.
Capisco la tua difficoltà nel gestire la situazione, soprattutto in un contesto di gruppo come quello in cui lavori.
Purtroppo non esiste una soluzione pronta all’uso, ma proviamo a riflettere insieme.
La domanda più importante da porsi in questo caso è quale sia la motivazione di questo comportamento.
Non ho elementi per formulare ipotesi attendibili, non conosco il ragazzo in questione e la sua storia, ma posso azzardare alcune riflessioni.
La sua risata pervasiva e fuori luogo può essere una forma di difesa?
Un modo per nascondere una sua insicurezza?
Un mezzo che ha imparato ad usare per essere apprezzato dagli altri ragazzini e fare parte del gruppo?
Una richiesta d’attenzione?
Tutti noi abbiamo bisogno di essere riconosciuti, abbiamo cioè bisogno che gli altri ci facciano sentire che abbiamo un’identità.
Se non otteniamo dagli altri rimandi positivi, allora saremo portati a cercare attenzione e riconoscimento anche con atteggiamenti e comportamenti negativi, per sentirci, appunto, riconosciuti.
Questi sono solo spunti di riflessione, domande la cui risposta potrebbe fare chiarezza.
Il consiglio che posso darti è di osservare attentamente il comportamento del ragazzino nelle diverse situazioni, se ad esempio la sua risata è legata a particolari situazioni o a particolari dinamiche di gruppo.
Se credi di poter intravvedere una qualche correlazione potresti provare ad intervenire in maniera più finalizzata.
In ogni caso ti consiglio di lavorare molto sulla relazione con il ragazzino, utilizzando, ad esempio, proprio il rinforzo positivo, lodando i suoi comportamenti corretti e incoraggiandolo quando sbaglia.
Solo se avrai stabilito un forte rapporto di fiducia con lui, potrai aiutarlo facendogli comprendere come ogni situazione abbia un comportamento appropriato.
Buon lavoro!
Manola Farinazzo
Pedagogista ANPE

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