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La comunicazione per immagini


La comunicazione per immagini: tra gli organi di senso che un essere umano utilizza e sviluppa con maggior pregnanza c'è la vista.
Il primo contatto con il tramite della conoscenza del mondo che circonda un bambino è il viso della mamma attraverso la vista.
Oggi più che mai quest'ultima rappresenta lo strumento di conoscenza più ampiamente diffuso fin dalla più tenera età per la presenza di numerosi strumenti di tecnologia a cui il bambino si avvicina presto e da subito ne è attratto: la televisione, i videoregistratori, il computer, i video-games ecc...
L'impatto visivo sullo sviluppo armonico di un minore è fortissimo, al punto da fargli perdere il contatto con la realtà e ritenere addirittura che l'immagine di qualcosa sia la realtà.
In tutto questo, il ruolo dell'adulto gioca un gran peso: se manca un'interfaccia tra bambino e schermo che filtri, soppesi e selezioni il visibile virtuale, lo sviluppo di un soggetto potrebbe rimanere depauperato in termini di creatività, di pensiero logico-intuitivo e di maturazione emotiva.
Oggi a scuola è infatti presente il computer e le sue varie diramazioni (video-proiettori, Internet, etc.) affinchè lo studente possa avvalersi della tecnologia in maniera più consapevole, responsabile e critica per la presenza di un adulto, l'insegnante, opportunamente preparato e competente di fronte al potere dei mezzi tecnologici presenti ormai in ogni famiglia, che sappiamo essere spesso distratta di fronte al potere dei mezzi di comunicazione di massa.
Lettura consigliata: "Educare con l'immagine" in due volumi di Nazareno Taddei, Roma 1976, Ed.CiSCS.

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