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Comportamenti arrognati


Domanda: Buongiorno, sono la mamma di Gioia una bambina di 4 anni.
La nostra famiglia è costituita da me e mio marito Paolo e dalla piccola Gioia.
Siamo una famiglia normale, io e mio marito facciamo di tutto per rendere felice la nostra bambina.
Purtroppo da qualche tempo siamo preoccupati per i comportamenti di Gioia, con i compagni tende a essere aggressiva e tirannica e anche con gli adulti assume spesso comportamenti arroganti.
Non riusciamo a spiegarci il motivo di questi atteggiamenti e non sappiamo come comportarci.
Potete darci un consiglio?
Saluti, Patrizia e Paolo.


Riposta dell'esperto: cari genitori, ho letto con attenzione la vostra e-mail, comprendo la vostra preoccupazione di genitori e vorrei rassicurarvi.
Innanzitutto vorrei suggerirvi di abbandonare il senso di colpa e la ricerca di quale errore abbia prodotto in vostra figlia questo atteggiamento.
L’aggressività nei bambini è una pulsione naturale e utile nella crescita, è un’energia potente, che deve essere educata ed incanalata per non divenire soverchiante.
Un bambino che si dimostra aggressivo, non conosce la motivazione profonda del suo comportamento, ma ci sta manifestando il suo disagio.
Il nostro compito di educatori è comprendere quale disagio si nasconde dietro il comportamento che ha messo in atto e aiutarlo a superarlo.
Questo non significa che dobbiamo dimostrarci accondiscendenti verso un comportamento palesemente scorretto, ma che dobbiamo rimanere vicini al bambino, pur facendogli capire che non approviamo.
La prima cosa che potete fare quando assistete ad un episodio di aggressività di vostra figlia è aiutarla a riconoscere l’emozione che sta vivendo, il modo più diretto è dargli un nome: “vedo che sei arrabbiata...”.
In seguito vi consiglio di utilizzare il dialogo per farle capire che il comportamento che ha adottato è sbagliato.
Un buon metodo indiretto per parlare con la vostra bambina di questi suoi atteggiamenti può essere il gioco simbolico.
Giocando con le bambole a “facciamo finta che...” potrete far rivivere a vostra figlia alcune situazioni reali, permettendole di prendere le distanze dagli avvenimenti che l’hanno riguardata e riflettervi in maniera più serena.
In generale vi consiglio di non intervenire nelle dispute che vostra figlia si trova ad affrontare con i coetanei, entrare in una discussione tra bambini significa automaticamente prendere le parti dell’uno o dell’altro.
Potrete riflettere con lei sulle cose che non è giusto fare con gli amici in un secondo momento.
Cari Saluti
Manola Farinazzo
Pedagogista ANPE

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